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Sorveglianza sanitaria: quando è obbligatoria

La sorveglianza sanitaria obbligatoria è necessaria in tutti quei lavori che richiedono un particolare sforzo fisico oppure quando ci si trova a contatto con determinate sostanze. Insomma, quando l'attività lavorativa viene considerata rischiosa per la salute la legge impone dei controlli.

Da anni lavoriamo in un'azienda che utilizza delle particolari sostanze chimiche che possono rivelarsi dannose per l'uomo se entrano a contatto con le sue vie respiratorie. Oppure abbiamo deciso di accettare quel lavoro che viene svolto sempre di notte. La nostra salute ne può risentire ed è per questo motivo che è necessario sottoporsi alla sorveglianza sanitaria obbligatoria. 

​Sorveglianza sanitaria obbligatoria: cos'è

L'articolo 41 del decreto legislativo n.81 dell'8 aprile 2009, che disciplina la materia, sostiene che 
la sorveglianza sanitaria viene effettuata dal medico competente, che viene nominato dal datore di lavoro. E' effettuata nei casi previsti dalla normativa vigente, dalle direttive europee nonchè dalle indicazioni fornite dalla Commissione consultiva. Può essere anche richiesta dal lavoratore.

La sorveglianza sanitaria prevede:

  • una ​visita medica preventiva che ha l'obiettivo di verificare l'assenza di controindicazioni al lavoro cui il lavoratore è destinato. Valuta insomma la sua idoneità alla mansione specifica;
  • visita medica periodica per controllare lo stato di salute ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica. La periodicità degli accertamenti viene fissata a una volta all'anno. La periodicità può variare in base ai rischi potenziali che si possono correre. L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, può disporre contenuti e periodicità della sorveglianza sanitaria differenti rispetto a quelli indicati dal medico competente;
  • visita medica su richiesta del lavoratore nei modi previsti dalla legge;
  • visita medica in occasione del cambio della mansione;
  • visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa vigente.

Oltre che per valutare l'idoneità allo svolgimento di una specifica mansione, il titolare può richiedere la sorveglianza sanitaria per verificare l'assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti. Al contrario, la sorveglianza sanitaria non può essere effettuata prima dell'assunzione, per accertare una gravidanza e negli altri casi vietati dalla normativa.

In ogni caso, le spese di visite ed eventuali esami biologici sono a carico dell'azienda.

​Quando è obbligatoria la sorveglianza sanitaria

 Ci sono alcune tipologie di mansioni per cui la sorveglianza sanitaria è obbligatoria. Il controllo medico deve infatti essere effettuato in presenza di:

  • agenti fisici, come ad esempio, la presenza di suoni, ultrasuoni, campi elettromagnetici, radiazioni;
  • agenti biologici, come microrganismi che possono causare delle patologie;
  • agenti chimici: in alcune aziende possono essere utilizzati particolari agenti chimici dannosi per la salute;
  • esposizione all'amianto;
  • sovraesposizione a videoterminali: la visita medica è necessaria se si superano le 20 ore lavorative settimanali;
  • lavoro notturno e sollevamento di carichi.

​Gli esiti della visita

Una volta ricevuti gli esiti delle visite, sarà il medico competente a decidere se il dipendente può svolgere una determinata mansione. L'idoneità può essere:

  •  parziale, 
  • temporanea, 
  • permanente.

Sull'esito può essere fatto ricorso entro trenta giorni dalla data di comunicazione del giudizio all'organo di vigilanza territorialmente competente che dispone, dopo eventuali ulteriori accertamenti, la conferma, la modifica o la revoca del giudizio stesso.


​Sorveglianza sanitaria eccezionale

In tema di prevenzione e sicurezza sul posto di lavoro, si può parlare anche della sorveglianza sanitaria eccezionale, rivolta ai soggetti considerati fragili e quindi maggiormente esposti al rischio. Sono considerati fragili tutti i lavoratori con condizioni di salute precarie, ovvero avanti con l'età o affetti da malattie croniche, oncologiche con immunodepressione anche correlata a terapie salvavita.

Viene effettuata dal medico competente e richiesta dal datore di lavoro.

​Conclusioni

Il tema della sorveglianza sanitaria è stato molto discusso quando è scoppiata la pandemia causata dal coronavirus. Le aziende, per poter continuare a garantire il regolare svolgimento dell'attività lavorativa, si sono attrezzate per aumentare il livello di sicurezza. Sono stati installati dispenser per l'erogazione del gel igienizzante, sono stati forniti guanti e mascherine, mentre nelle aziende più grandi i lavoratori sono stati anche sottoposti a tampone ogni qual volta se ne è presentata l'esigenza. 

​Fonti

Decreto legislativo n° 81, 9 aprile 2008

SORVEGLIANZA SANITARIA SICUREZZA SUL LAVORO
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